sabato 24 marzo 2012

Pensieri




Lasciai l'atrio chiassoso e mi fermai fuori,
sui gradini bianchi, a guardare le centinaia di falene impolverate
che nella notte nera e madida, colma di fremiti e sussulti,
roteavano intorno alle lampade ad arco.


La guardai. La guardai.
Ed ebbi la consapevolezza, chiara come quella di dover morire,
di amarla più di qualsiasi cosa avessi mai visto o potuto immaginare.
Di lei restava soltanto l'eco di foglie morte della ninfetta che avevo conosciuto.
Ma io l'amavo, questa Lolita pallida e contaminata, gravida del figlio di un altro.
Poteva anche sbiadire e avvizzire, non mi importava. Anche così sarei impazzito di tenerezza alla sola vista del suo caro viso.


L'amore. Due persone in una, un solo pensiero,
una solo ombra, che cammina,
ecco perché esiste un solo numero vero: uno!
E l'amore moltiplica infinite volte questa unicità.

(Vladimir Dimitrievich Nabokov)

mercoledì 21 marzo 2012

BELLEZZA



Ti do me stessa,

le mie notti insonni,

i lunghi sorsi

di cielo e di stelle- bevuti

sulle montagne,

la brezza dei mari percorsi

vero albe remote.

Ti do me stessa,

il sole vergine dei miei mattini

su favolose rive

tra superstite colonne

e ulive e spighe.


Ti do me stessa,

i meriggi

sul ciglio delle cascate,

i tramonti

ai piedi delle statue, sulle colline,

fra tronchi di cipressi animati

di nidi-

E tu accogli la mia meraviglia

Di creatura,

il mio tremito di stelo

vivo nel cerchio

degli orizzonti,

piegato al vento

limpido- della bellezza;

e tu lascia ch’io guardi questi occhi

che Dio ti ha dati,

così densi di cielo-

profondi come secoli di luce

inabissati al di là

delle vette.

(Antonia Pozzi)

Giornata mondiale della poesia



21 marzo - L'Unesco celebra la “Giornata Mondiale della Poesia”.

Vedessi il dito del mio cuore che ti indica strade sconosciute.
Vedessi il mio amore che è tenero figlio che cresce senza padre.
(A. Merini)





lunedì 12 marzo 2012

Abbassa il tuo sguardo bella luna



Abbassa il tuo sguardo,
bella luna,
e inonda questa scena,
Versa benigna
i fiotti del nimbo della notte
Su volti orrendi,
tumefatti, violacei,
Sopra i morti riversi
con le braccia spalancate,
Versa il tuo nimbo generoso,
sacra luna.

(Wait Whitman)

Anima mia


"Egon Schiele, paesaggio boemo, 1913"


Anima mia

chiudi gli occhi

piano piano

e come s’affonda nell’acqua

immergiti nel sonno

nuda e vestita di bianco

il più bello dei sogni

ti accoglierà

anima mia

chiudi gli occhi

piano piano

abbandonati come nell’arco delle mie braccia

nel tuo sonno non dimenticarmi

chiudi gli occhi pian piano

i tuoi occhi marroni

dove brucia una fiamma verde

anima mia.

(Nazim Hikmet)




Amore Sparirò




sabato 10 marzo 2012

Ti amerei



Ti amerei nel vento
Sotto il cielo terso in primavera
Tra la dolcezza delle rose...

Ti amerei nel canto degli uccelli
All'ombra della vegetazione
Sulle pietra calda e nuda
Sotto il solo bruciante,

Nella frescura dell'erba
E con il canto degli insetti..
Ti amerei il giorno e la notte,
Nella calma e nella tempesta

Sotto le stelle che brillano
Sotto la rugiada della notte
E la mattina all'alba
Con il sorriso e con le lacrima,

Ti amerei con tutte le mie forze...

(Percy Bysshe Shelley)



La musica quando



La musica, quando
voci lievi svaniscono, vibra
nella memoria.
I profumi, quando
le dolci viole appassiscono,
vivono dentro i sensi che ridestano.
Quando la rosa è morta, i petali di rosa
sono raccolti sul letto dell'amata;
quando te ne sarai andata,
con il pensiero di te anche l'Amore
si addormenterà.

(Percy Bysshe Shelley)

Senza di te



Non posso esistere senza di te.
Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:
la mia vita sembra che si arresti lì,
non vedo più avanti.
Mi hai assorbito.

In questo momento ho la sensazione
come di dissolvermi:
sarei estremamente triste
senza la speranza di rivederti presto.
Avrei paura a staccarmi da te.

Mi hai rapito via l'anima con un potere
cui non posso resistere;
eppure potei resistere finché non ti vidi;
e anche dopo averti veduta
mi sforzai spesso di ragionare
contro le ragioni del mio amore.

Ora non ne sono più capace.
Sarebbe una pena troppo grande.
Il mio amore è egoista.
Non posso respirare senza di te.

(John Keats)



Camminavo sui sentieri infidi




Camminavo su sentieri infidi
dolorosamente incerto.

E le tue care mani mi guidarono.
pallido un debole presagio d'alba

riluceva all'orizzonte lontano:
il tuo sguardo fu il mattino.

Nessun altro rumore che il suo passo
sonoro incoraggiava il viaggiatore.

La tua voce mi disse: Vai avanti!.
Il mio cuore timoroso, oscuro,

piangeva solo sulla triste via:
l'amore, delizioso vincitore,
ci ha riuniti nella gioia.

(Paul Verlaine)



venerdì 9 marzo 2012

C'è tanta solitudine


"Dipinto di Antonio Fontanesi Solitudine, 1875"


C'é tanta solitudine in quell'oro.
La luna delle notti
non é la luna che
il primo Abramo vide.
I lunghi secoli dell'umano vegliare
l'han colmata d'antico pianto.
Guardala.
È il tuo specchio.

(Jorge Luis Borges)

Donne


"Dipinto di Paul Gustave Fisher 1901"


Le Donne che hanno cambiato il mondo, non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza.

(Rita Levi Montalcini)

Donna




Donna che sogni, che ami, che danzi,

stringimi al tuo grembo di madre.

Donna che ti inerpichi tra sentieri colmi di desideri,

ascoltami, fammi sentire la passione del tuo amore.

Donna rifugio dell'anima, donami la linfa

per abbeverare i miei sogni e le mie speranze.

Donna dai mille volti, gioia suprema,

avvolgimi nella tua giungla di parole e di affetti,

Donna, essenza di vita, contagiami di sorrisi e di abbracci.

Cingi questa terra che ti ama e ti fa riconciliare con il tuo dolore.

Vivi in libertà e diventa espressione corale di orgoglio.

(Steffy)


lunedì 5 marzo 2012

Sognare


"Quando sognerai di un mondo che non è mai esistito o di uno che non esisterà mai e in cui sei di nuovo felice, vorrà dire che ti sei arreso."

(Cormac McCarthy - "La Strada")

domenica 4 marzo 2012

Bussò il vento



Bussò il vento - come un uomo stanco
Ed io garbata 'Entra' gli risposi
Con ferma voce - e allora egli rapido
Entrò nella mia camera
Ospite senza piedi
Invitarlo a sedere era impossibile
Tanto sarebbe valso presentare
All'aria una poltrona
Ed ossa non aveva, per tenerlo
Il suo parlare era come il fiato
Di molti colibrì ronzanti insieme
Da un celeste cespuglio
Un'onda, la sua faccia e mentre andava
Dalle dita una musica gli usciva
Di suoni tremuli
Soffiati nel cristallo
Indugiò, sempre qua e là muovendo
Poi timidamente
Bussò di nuovo - fu come una raffica
Ed io rimasi sola

Emily Dickinson

Pioggia



La pioggia ha un vago segreto di tenerezza
una sonnolenza rassegnata e amabile,
una musica umile si sveglia con lei
e fa vibrare l'anima addormentata del paesaggio.

È un bacio azzurro che riceve la Terra,
il mito primitivo che si rinnova.
Il freddo contatto di cielo e terra vecchi
con una pace da lunghe sere.

È l'aurora del frutto. Quella che ci porta i fiori
e ci unge con lo spirito santo dei mari.
Quella che sparge la vita sui seminati
e nell'anima tristezza di ciò che non sappiamo.

La nostalgia terribile di una vita perduta,
il fatale sentimento di esser nati tardi,
o l'illusione inquieta di un domani impossibile
con l'inquietudine vicina del color della carne.

L'amore si sveglia nel grigio del suo ritmo,
il nostro cielo interiore ha un trionfo di sangue,
ma il nostro ottimismo si muta in tristezza
nel contemplare le gocce morte sui vetri.

E son le gocce: occhi d'infinito che guardano
il bianco infinito che le generò.

Ogni goccia di pioggia trema sul vetro sporco
e vi lascia divine ferite di diamante.
Sono poeti dell'acqua che hanno visto e meditano
ciò che la folla dei fiumi ignora.
O pioggia silenziosa; senza burrasca, senza vento,
pioggia tranquilla e serena di campani e di dolce luce,
pioggia buona e pacifica, vera pioggia,
quando amorosa e triste cadi sopra le cose!

O pioggia francescana che porti in ogni goccia
anime di fonti chiare e di umili sorgenti!
Quando scendi sui campi lentamente
le rose del mio petto apri con i tuoi suoni.

Il canto primitivo che dici al silenzio
e la storia sonora che racconti ai rami
il mio cuore deserto li commenta
in un nero e profondo pentagramma senza chiave.

La mia anima ha la tristezza della pioggia serena,
tristezza rassegnata di cosa irrealizzabile,
ho all'orizzonte una stella accesa
e il cuore mi impedisce di contemplarla.

O pioggia silenziosa che gli alberi amano
e sei al piano dolcezza emozionante:
da' all'anima le stesse nebbie e risonanze
che lasci nell'anima addormentata del paesaggio!

Federico Garcia Lorca

Alba


Dipinto di Luca Borelli - "Prime luci dell'alba"


Mi corazón oprimido
siente junto a la alborada
el dolor de sus amores
y el sueño de las distancias.
La luz de la aurora lleva
semillero de nostalgias
y la tristeza sin ojos
de la médula del alma.
La gran tumba de la noche
su negro velo levanta
para ocultar con el día
la inmensa cumbre estrellada.

¡Qué haré yo sobre estos campos
cogiendo nidos y ramas,
rodeado de la aurora
y llena de noche el alma!
¡Qué haré si tienes tus ojos
muertos a las luces claras
y no ha de sentir mi carne
el calor de tus miradas!

¿Por qué te perdí por siempre
en aquella tarde clara?
Hoy mi pecho está reseco
como una estrella apagada.

Traduzione

Il mio cuore oppresso
con l'alba avverte
il dolore del suo amore

e il sogno delle lontananze.
La luce dell'aurora porta
rimpianti a non finire
e tristezza senza occhi
del midollo dell'anima.
Il sepolcro della notte
distende il nero velo
per nascondere col giorno
l'immensa sommità stellata.
Che farò in questi campi
cogliendo nidi e rami,
circondato dall'aurora
e con un'anima carica di notte!
Che farò se con le chiare luci
i tuoi occhi sono morti
e la mia carne non sentirà
il calore dei tuoi sguardi!

Perchè ti persi per sempre
in quella chiara sera?
Oggi il mio petto è arido
come una stella spenta

(Federico Garcia Lorca)

Il vento nell'isola




Il vento è un cavallo:
senti come corre
per il mare, per il cielo.

Vuol portarmí via: senti
come percorre il mondo
per portarmi lontano.

Nascondimi, tra le tue braccia
per questa notte sola,
mentre la pioggia rompe
contro il mare e la terra
la sua bocca innumerevole.

Senti come il vento
mi chiama galoppando
per portarmi lontano.

Con la tua fronte sulla mia fronte,
con la tua bocca sulla mia bocca,
legati i nostri corpi
all'amore che ci brucia,
lascia che il vento passi
senza che possa portarmi via.

Lascia che il vento corra
coronato di spuma,
che mi chiami e mi cerchi
galoppando nell'ombra,
mentre, sommerso
sotto i tuoi grandi occhi,
per questa notte sola
riposero, amor mio.

(Pablo Neruda)da "I versi del Capitano"


giovedì 1 marzo 2012

Ciao Lucio




Poi la notte col suo silenzio regolare
quel silenzio che a volte sembra la morte
mi dà il coraggio di parlare
e di dirti tranquillamente
di dirtelo finalmente che ti amo
e che di amarti non smetterò mai

(Lucio Dalla)

"Le Stelle Nel Sacco"

Hai appena mosso un braccio
Sei sveglia o stai dormendo
E’ più di un ora che ti sento respirare
A un centimetro da me

Non è questione di coraggio
Ma di scegliere il momento
E’ da quando sono sveglio
Che non so pensare ad altro
Perciò mi do da fare
Per svegliare anche te

Adesso apro la finestra
E volo fino al cielo
Metto le sue stelle
dentro a un sacco
E le spargo tutte intorno a te
Tu che ti volti e mi chiedi perché
Sì, sì, sì, tu che ti raggomitoli
contro di me

Di più… Di più… Di più…
Allora mi vuoi bene anche tu
Si aprono le porte del cielo
Che esplode e cade a pezzi
come fosse di vetro
E sento un brivido
Mi sento libero
Il primo e l’ultimo
Ed è bellissimo…

Ringrazio Dio che ti ha creato
Guardo i tuoi occhi anche se è buio
E metto in banca questo bacio
L’ultimo bacio che mi hai dato

Io ti porto nel posto più lontano
Atterriamo su uno scoglio
Mentre ti dico in un orecchio
Tutto il bene, tutto il bene
che ti voglio

Lo so che un giorno moriremo
Ma spero ci sia un letto
anche nel cielo
Tra le nuvole e le stelle
Per questo amore vero

No, questo amore non morirà mai… mai… mai…
Arriverà alle porte del cielo
e anche più in là
Arriverà ai confini del cielo
e anche più in là

E se non ci sarà posto in cielo
Va bene anche l’inferno
Perché quando l’amore è vero
L’amore è eterno

E’ come il lampo, non torna più indietro
E’ il razzo, il fulmine che illumina il cielo
Mi sento libero
Dentro a quel brivido
Un corpo unico
Nel golfo mistico

Ancora un attimo
Ancora un brivido
L’ultimo attimo
Ed è bellissimo

(Lucio Dalla)