mercoledì 21 marzo 2012

BELLEZZA



Ti do me stessa,

le mie notti insonni,

i lunghi sorsi

di cielo e di stelle- bevuti

sulle montagne,

la brezza dei mari percorsi

vero albe remote.

Ti do me stessa,

il sole vergine dei miei mattini

su favolose rive

tra superstite colonne

e ulive e spighe.


Ti do me stessa,

i meriggi

sul ciglio delle cascate,

i tramonti

ai piedi delle statue, sulle colline,

fra tronchi di cipressi animati

di nidi-

E tu accogli la mia meraviglia

Di creatura,

il mio tremito di stelo

vivo nel cerchio

degli orizzonti,

piegato al vento

limpido- della bellezza;

e tu lascia ch’io guardi questi occhi

che Dio ti ha dati,

così densi di cielo-

profondi come secoli di luce

inabissati al di là

delle vette.

(Antonia Pozzi)

Nessun commento:

Posta un commento